La cura per l’ernia iatale è l’intervento chirurgico

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Cura per ernia iatale: l’intervento chirurgico è l’unica soluzione

La cura per l’ernia iatale efficace al 100% è sicuramente l’intervento chirurgico, qualsiasi altra terapia sostitutiva infatti è soltanto una terapia di monitoraggio dei sintomi, ma non prevede una guarigione dal disturbo che li causa ossia l’ernia iatale. Questa patologia è molto diffusa in uomini e donne di tutte le età e se per alcuni non presenta sintomi, per altri invece i sintomi sono molto invalidanti. Se siete nella fascia di coloro che non presentano disturbi continui potrete evitare di prendere in considerazione l’intervento chirurgico almeno momentaneamente, cercando di rendere minimi i vostri fastidi attraverso l’alimentazione, rimedi naturali o cure farmacologiche. L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale in chi soffre di ernia iatale, alcuni cibi infatti sono le cause del reflusso gastrico o del bruciore di stomaco, per questo bisogna ridurli al minimo indispensabile ed evitare di farne un uso continuo. Per avere altre informazioni sui cibi da evitare, vi consiglio di leggere il seguente articolo:  “Ernia iatale: cibi da evitare e abitudini corrette“.

In cosa consiste l’intervento?

Cura per ernia iatale

Oggi l’operazione chirurgica di riposizionamento dell’ernia iatale è un intervento molto comune e grazie alle innovazioni è meno invasiva rispetto a prima. Viene effettuata in via laparoscopica, vengono cioè fatti dei piccoli tagli sull’addome, nei quali vanno inseriti una telecamerina che mostrerà l’interno ad uno schermo ad essa collegato e gli strumenti per operare. Grazie a questi piccoli tagli, la guarigione sarà più veloce ed il rischio di infezioni post operatorie sarà molto più ridotto rispetto a quando veniva effettuato il taglio chirurgico, inoltre le cicatrici saranno piccole e poco visibili. Parlatene con il vostro medico che vi saprà consigliare o meno l’intervento, in alternativa a questo potrete sempre considerare una terapia farmacologica fatta di antiacidi e omeprazolo per ridurre i disturbi o dei rimedi naturali come le tisane e gli infusi. Per saperne di più su questi ultimi, potrebbe esservi utile la lettura del seguente articolo: “Ernia iatale: i rimedi naturali più efficaci“.

I contenuti presenti su questo articolo hanno carattere informativo e non si sostituiscono in nessun modo a valutazioni di medici, dietisti o nutrizionisti specializzati o a terapie in atto. Ricordate sempre prima di assumere medicinali o prodotti di consultare un medico e di leggere sempre il foglio illustrativo. Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni inserite in questo articolo devono considerarsi di tipo culturale ed informativo.

3 comments

  1. francesco

    Salve…mi é piaciuto molto l’articolo che pone l’intervento chirurgico come l’unica soluzione alla risoluzione definitiva del problema di ernia iatale. Sono un ragazzo di 21 anni che come altri si é sottoposto all’intervento!!…tutto risolto magnificamente. l’unica nota “stonata” é stata quella di sopportare l’ernia e i sintomi che essa provoca per alcuni anni, grazie ai gastroenterologi che erano e tuttora sono contro l’intervento. Purtroppo i farmaci non risolvono un bel niente in questo caso!! Grazie peró alle varie esperienze che ho letto navigando, ho trovato anche io la forza di risolvere il problema operandomi, andando contro tutti!!…consiglio vivamente, ad ognuno che presenta questo problema ,l’intervento(se optato come unica scelta da un ATTENTO gastroenterologo.)
    Cari saluti

    1. Giovanni

      Caro Francesco, leggere della tua esperienza “risolutiva” mi infonde speranza. Sto seriamente valutando di sottopormi all’intervento chirurgico anche contro diversi pareri medici. Anche per questo motivo vorrei chiederti del centro nel quale hai ricevuto le cure, per me sarebbe molto importante per un confronto. Grazie e spero prossimamente di poter scrivere della mia esperienza “risolutiva” in maniera analoga alla tua. Grazie

    2. Nazzarena'ernia sono''

      Buongiorno.. Sono intenzionata a fare l’intervento , soffro di ernia iatale da più’ di 16 anni , con forti e lunghi attacchi di tosse che possono partire in qualsiasi momento , lavoro nel pubblico e non vi dico gli sforzi che devo fare per cercare di trattenermi per non tossire , scusandomi con tutti ogni volta che succede , non posso neanche programmare una telefonata che mi parte la tosse , e pure mentre sto parlando con le persone costringendomi a chiudere velocemente il discorso è ad allontanarmi ciò mi condiziona la vita e mi crea un forte disagio .tossisco se mi chino ,se cammino un po’ più veloce ,se salgo una scala , di notte mentro dormo mi sveglio in preda alla tosse e non riesco a smettere finché non vomito l,acidità che ho in gola .in 16 anni ho tatto tutti gli asami. richiesti , ho voluto farli in ospedali diversi ,cominciando con visita dall’ottorino , poi visita spirometria con prova di sforzo,raggi ai polmoni , bronco scoppia con esami istologici al seguito , prove allergiche più volte in ospedali diversi , e 3 gastroscopie in 2 ospedali diversi ne rivelarono il problema del l’ernia allo iatto ,volevo vedere se un medico o l’altro mi avrebbe consigliato l’intervento. I pareri riguardo l’ernia sono stati discordanti : chi dice che è un’ernia importante con il cardias dilatato , chi invece dice che il cardias presenta una buona elasticità . Risultato : dopo 16 anni di vita posso definirla invalidante? E di continui farmaci come il pantorc da 40 poi da 20 pantopranzolo da10 lansopranzolo da 15 ,insomma non ne posso più , e mi chiedo ! Ma perché nessuno medico prende a fondo il mio caso ? Anche il medico curante mi risponde : signora io non ho nulla di scritto che la sua sia una patologia,perciò i farmaci tipo il pantorc me lo devo pure pagare se non presento una gastroscopia fatta nell’arco di 2 mesi . Ma chi me l’ha mai prescritta un’altra gastroscopia ? Devo essere io il medico di me stessa e chiedere di venire sottoposta ad esami e all’intervento ? Non ne posso più e sono determinata ad andare fino in fondo .

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