Malattie iatali nel cane e nel gatto: ernia iatale

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Malattie iatali nel cane e nel gatto

Le malattie iatali possono colpire anche gli animali domestici per cui anche nel cane e nel gatto si possono diagnosticare delle condizioni patologiche che interessano lo sfintere esofageo inferiore o lo iato esofageo del diaframma determinano l’insorgenza di una esofagite da riflusso. La condizione patologica iatale sia nel cane che nel gatto viene provocata da diverse cause di natura anatomica, fisiologica o traumatica ed infatti tra i principali fattori eziologici vanno citati: eventuali  deficit di  natura congenita che hanno determinato lo iato esofageo; l’animale può andare incontro a dei traumi a livello addominale che favoriscono un aumento della pressione endoaddominale; possono intervenire delle alterazioni  quali ernia iatale, vomito cronico, anestesia generale, inserimento di una sonda rinogastrica e faringogastrica. Le malattie iatali  nell’umo e nell’animale possono contribuire a sviluppo il flusso gastroesofageo oppure il quadro clinico dell’esofagite da reflusso che si palesa con una serie di disturbi caratteristici quali: eccessiva salivazione, rigurgito di saliva densa e di colore biancastri, anoressia, disfagia, odinofagia. Per maggiori informazioni si rinvia alla lettura dell’articolo Ernia iatale complicata o mista quadro clinico.

Come si diagnostica l’ernia iatale

malattie iatali nel cane e nel gatto

Tra le patologie di questo genere le più comuni negli animali sono le diverse forme di ernia iatale, anche i cani ed i gatti possono essere colpiti da ernia da scivolamento e da ernia iatale paraesofagea, con una certa prevalenza della prima forma rispetto alla seconda. Anche nell’animale poi si deve distinguere l’ernia iatale congenita da quella acquisita: le forme congenite sono dovute ad una malformazione dello iato esofageo, mentre quelle acquisite vengono provocate da un aumento della pressione endoaddominale; le differenze tra le due forme si evidenziano anche nel quadro clinico visto che i sintomi sono più severi nelle forme congenite che in quelle acquisite. Per la diagnosi dell’ernia iatale il veterinario esegue un esame radiografico diretto del torace; in caso invece di ernia da scivolamento intermittente per una diagnosi corretta spesso bisogna applicare una pressione sull’addome per provocare la dislocazione; per la diagnosi dell’ernia iatale paraesofagea vengono utilizzate la gastrografia e la fluoroscopia. Altre notizie su Ernia iatale cura e cause: come intervenire.

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