Achillea millefoglie per trattare disturbi gastrici

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Approfondimenti

Achillea millefoglie per trattare disturbi gastrici: i suoi principi

Oltre a possedere proprietà antisettiche ed antinfiammatorie l’achillea millefoglie è una pianta antispastica che viene indicata per trattare disturbi gastrici, in particolare in caso di problemi digestivi che si manifestano nella fase postprandiale con spasmi addominali, in quanto possiede una particolare sostanza ossia l’azulene che contribuisce a promuovere il rilassamento della muscolatura liscia dell’apparato digerente, inoltre la sua efficacia contri i sintomi gastrointestinali si evince anche dalla sua azione digestiva e stomachica. I principi attivi alla base di questa pianta officinale non si risolvono solo nella presenza di azulene, in quanto alla base dell’achillea millefoglie si trovano altre sostanze utili quali: acido salicilico, tannini, cineolo, eucaliptolo, achilleina, mentolo, terpeniolo. Per uso interno si consiglia di utilizzare le fogli e le sommità fiorite essiccate per preparare un infuso oppure un decotto, in alternativa si può assumere il succo fresco oppure la tintura madre, in ogni modo è opportuno lasciarsi consigliare dal proprio erborista di fiducia. Nello specifico sotto forma di infuso questa pianta viene utilizzata come tonico amaro quindi è utile per contrastare i disturbi legati alle gastriti acute e croniche in quanto neutralizza le fermentazioni ed inibisce il bruciore di stomaco, inoltre favorisce la regolare secrezione di succo gastrico. Per approfondimenti si rimanda alla lettura di Reflusso gastroesofageo rimedi naturali: alcuni consigli utili.

Controindicazioni

achillea millefoglie

Prima di impiegare l’achillea, che attiva diverse proprietà farmacologiche, è bene verificare se la pianta causa dermatite da contatto oppure altre reazioni di tipo allergico, in particolare presentano ipersensibilità alla pianta i soggetti che sono allergici alla varietà di camomilla Ambrosia artemisiafolia ma anche in caso di allergia alle Asteracee. In genere la pianta è ben tollerata dai soggetti ma se ne sconsiglia l’assunzione a determinate classi di individui: le donne in stato di gravidanza, le madri che stanno allattando al seno, i pazienti che fanno uso di farmaci anticoagulanti, i soggetti ipotensivi, in questi casi la pianta è controindicata in quanto potrebbe generare delle complicanze per la salute. Maggiori notizie si trovano su Ernia iatale come trattare i sintomi.

I contenuti presenti su questo articolo hanno carattere informativo e non si sostituiscono in nessun modo a valutazioni di medici, dietisti o nutrizionisti specializzati o a terapie in atto. Ricordate sempre prima di assumere medicinali o prodotti di consultare un medico e di leggere sempre il foglio illustrativo. Nel rispetto del Codice di Condotta prescritto dal D.L. 70 del 9/4/2003, le informazioni inserite in questo articolo devono considerarsi di tipo culturale ed informativo.

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