Ernia iatale

Ascite neoplastica come si manifesta

Ascite neoplastica come si manifesta

Episodi di raccolta di liquido nella cavità peritoneale possono essere attribuiti anche all’ascite neoplastica una condizione patologica invalidante associata a diverse neoplasie con sede addominale oppure extra-addominali, le neoplasie che più frequentemente causano ascite sono quelle dell’ovaio, dell’endometrio, del peritoneo, del colon-retto, del pancreas, della mammella. Anche questi casi di ascite si caratterizzano per l’accumulo di liquido nella cavità peritoneale, con conseguente aumento della pressione intra-addominale e perdita di proteine, il soggetto lamenta anche dolore e tensione addominali, dispnea, nausea. Non tutte le forme di asciti che sorgono nei malati neoplastici hanno origine neoplastica, possono causare  accumulo di liquido nella cavità peritoneale alcune condizioni preesistenti nel paziente quali: epatopatie, pancreatiti, perforazione intestinale, ipertensione portale, trombosi della porta, insufficienza cardiaca congestizia, sindrome nefrosica.

Come si interviene

ascite neoplastica

La terapia dell’ascite maligna non è ancora stata formalizzata, per cui non viene indicato uno specifico trattamento, in genere la scelta terapeutica ricade su una terapia indirizzata nei confronti della sintomatologia, in quest’ottica possono essere adottati diversi trattamenti medici oppure chirurgici. Il trattamento dell’ascite si caratterizza per il ricorso a dei trattamenti di tipo palliativo, invece in presenza di tumore ovarico si fa ricorso alla terapia chirurgica ed a trattamenti chemioterapici. Attuamente tra le terapie disponibili per il trattamento dell’ascite maligna si fa ricorso alla paracentesi, una procedura con cui è possibile prelevare il liquido peritoneale mediante l’inserimento di un ago nell’addome, il trattamento fornisce un sollievo immediato, ma non consente di mantenere il controllo dell’ascite nel lungo termine; nei casi meno severi si prescrive una terapia diuretica a base di rimedi naturali e presidi medici specifici, di solito i diuretici danno un beneficio immediato solo su un limitato numero di pazienti affetti da ascite maligna; in alcuni casi il paziente viene sottoposto ad uno shunt peritoneo-venoso, questa procedura è indicata principalmente a quei pazienti colpiti da ascite maligna da neoplasia della mammella e dell’ovaio, invece l’intervento non apporta benefici nel caso di tumori gastrointestinali.